Il presidente della Consob
Paolo Savona fuori controllo, una sfida estrema all'Europa: "Debito al 200%? È possibile, ecco in che modo"
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I sospetti sulla possibile insolvenza del debito pubblico italiano sono "oggettivamente infondati". Paolo Savona, presidente Consob, ha riportato l'esempio del Giappone nel suo intervento all'incontro annuale con il mercato. "Se la fiducia nel Paese è solida e la base di risparmio sufficiente, livelli di indebitamento nell'ordine del 200 per cento rispetto al Pil non contrastano con gli obiettivi economici e sociali perseguiti dalla politica". Questo non significa per Savona "che non esista un limite all'indebitamento, ma, come insegna un elementare criterio di razionalità economica, per garantirne la sostenibilità il suo saggio di incremento deve restare mediamente al di sotto del saggio di crescita del Pil. Ogni indicatore che comporta l'esistenza di un limite oggettivo alla crescita, come l'output gap, resta privo di validità storica e pratica, ancor prima che logica". Leggi anche: Conti pubblici, Giovanni Tria all'Ecofin insiste: "I minibot sono una cattiva idea" Ma "se il criterio di razionalità indicato venisse accettato a livello europeo e fosse rispettato dalle autorità di governo", conclude Savona, "si restituirebbe a debiti sovrani, incluso quello italiano, la dignità di ricchezza protetta che a essi attribuiscono giustamente gli investitori. Il raggiungimento di questa condizioni allontanerebbe i sospetti sulla possibile insolvenza del nostro debito pubblico, oggettivamente infondati".