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Paolo Gentiloni gioca alla guerra: "Siria, l'Italia non è neutrale"

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Andrea Tempestini

Tecnicamente, Paolo Gentiloni è ancora premier. E così, in aula alla Camera dei deputati, legge un'informativa sui recenti sviluppi della situazione in Siria: "Da presidente del Consiglio ho definito come motivata la risposta del 14 aprile da parte degli Stati Uniti, Francia e Regno Unito, una risposta mirata e circoscritta non ci sono indicazioni di vittime civili danni collaterali, una risposta circoscritta e l'assenza di incidenti lo indica", afferma il premier dimissionario. E ancora: "Credo che non possiamo accettare che si torni a cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale a legittimare l'uso della armi chimiche, non possiamo accettarlo", ha detto con tono appassionato. Dunque, Gentiloni afferma: "L'Italia non è neutrale, è un coerente alleato degli Stati Uniti". Una netta presa di posizione, dunque. Anche contro Matteo Salvini, il quale ha definito "pazzesco" l'attacco in Siria e ha una posizione decisamente più filo-russa. Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev