Faia democratica

Giovanni Minoli a Terraverso: "Elly Schlein e i padrini del Pd"

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Il direttore Giovanni Minoli, giornalista, autore di programmi storici della tv italiana - da Mixer a Faccia a faccia - e intervistatore seriale è l'ospite di oggi a Terraverso, il podcast di Libero. "L'arrivo di due donne, Meloni come Presidente del Consiglio e Schlein come segretaria del Partito democratico, segna una svolta profonda per l'Italia", comincia Minoli, "se entrambe riusciranno a interpretare il Paese attraverso le proprie idee sarà una rivoluzione copernicana. Sono due donne che sono arrivate da sole".

Il giornalista ha un'idea ben precisa sulle ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi in merito alla guerra in Ucraina: "Non credo che sia stata una frase sfuggita, è una linea strategica. Berlusconi è anche un sognatore, immagina ancora di rieditare ciò che aveva fatto a Pratica di Mare". E continua: "Gli alleati di Meloni non sono un problema, ci sono Matteo Renzi e Carlo Calenda alla porta. Dopo il Cav. è difficile immaginare un successore per Forza italia e quei voti andranno da qualche parte...". E su Elly Schlein: "Ha fatto un percorso, non è figlia di un laboratorio come viene scritto, ma ha una storia. Ma quando si è al potere si cambia, non so se riuscirà a liberare il Pd dai suoi padrini storici".

L'Italia non ha fatto i conti con il fascismo? "No, se si fosse fatto a Mussolini un processo invece che piazzale Loreto forse avremmo evitato tante ipocrisie. Questa ricerca costante del capro espiatorio risolve tutti i problemi e pulisce le coscienze, ma non è vero", spiega Minoli, "la stessa tecnica è stata utilizzata con Bettino Craxi".