ARTèRumore

Uffizi, Eike Schmidt: "Vi spiego perché amo l'Italia più di ogni altra cosa"

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Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza”: inizia con la frase più celebre di Lorenzo il Magnifico  tratta dalla “Canzona di Bacco” la nuova puntata di ART’èRumore. Nel salotto di Nicoletta Orlandi Posti e Alessandra Mori uno speciale e graditissimo ospite: Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, il miglior museo al mondo davanti al Louvre di Parigi e al Moma di New York secondo la storica rivista culturale inglese “Timeout”. Schmidt parla dell’importanza della cultura in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo tra la guerra, la pandemia e una campagna elettorale estiva e frettolosa che non lascia presagire un futuro ancora più incerto. Ma Schmidt rivela anche il perché del forte richiamo dall'Italia cominciare dal fatto che ha sposato una italiana (lo rivela a Nicoletta e Alessandra mostrando la fede all’anulare sinistro). E ancora:  l’impegno per portare i giovani agli Uffizi tra nuove sale ipertecnologiche, punti ristoro per rendere più confortevole la visita e ironia sui social.

Nella seconda parte dell’intervista di ART'èRumore (che sarà on line domani su LiberoTv) Eike Schmidt risponde alla domanda di Nicoletta Orlandi Posti sul blitz dei tre giovani ambientalisti agli Uffizi dove hanno srotolato uno striscione davanti alla Primavera del Botticelli per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla drammatica crisi climatica che grava sul nostro, ma soprattutto loro, futuro. Rivela poi chi ha tirato fuori i soldi per restaurare la Kaffeehaus la struttura settecentesca voluta dal Granduca Pietro Leopoldo alla sommità del Giardino di Boboli e come è riuscito a “strappare” dalle mani di Vittorio Sgarbi l’ultimo capolavoro acquisito dagli Uffizi. Appuntamento alla prossima puntata su LiberoTv e in replica su Beconomy.it