Arte e misteri
Van Gogh, ma quale suicidio, fu assassinato. Le prove messe in campo da due premi Pulitzer
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Il 29 luglio del 1890, all'età di 37 anni, Vincent Van Gogh venne trovato morto. Per molto tempo si è pensato che si fosse sparato un colpo di pistola al petto dopo un’esistenza tumultuosa caratterizzata da poca autostima e autolesionismo. Eppure non si ha mai avuto la certezza anche perché la pistola non fu mai trovata. Partendo da quello che non torna Steven Naifeh e Gregory Smith, due storici dell'arte americana già vincitori del premio Pulitzer, nella biografia "Van Gogh: The Life" alla quale hanno lavorato oltre dieci anni, sostengono che l'artista fu ucciso. Il colpo fatale probabilmente fu esploso dal giovane Secrétan, sedicenne al quale piaceva vestirsi da cowboy e sparare agli animali. Il pomeriggio del 27 luglio, in compagnia di suo fratello, il giovane avrebbe premuto per sbaglio il grilletto e colpito l'artista che vagava nei campi. Van Gogh - scrivono gli autori - non denunciò i ragazzi perché vide la morte come un sollievo e non voleva che i due fossero condannati a vita per avergli fatto un piacere.