Art of Change

“3 maggio 1808”, l’esercito francese invade la Spagna e fucila i ribelli: così Goya ha dato forma al terrore della guerra

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Sofia Lipoli in questa nuova puntata di Art of Change parla della guerra vista con gli occhi del grande artista spagnolo Francisco Goya. La guerra non è mai una cosa giusta, la guerra non ha mai una giustificazione.  La guerra rappresenta l’ostacolo più grande alla libertà.  La guerra è paura. Concetti che Goya nel già 1814 aveva molto chiari e che è riuscito a rappresentare in maniera realistica e spaventosa.  Come nel celebre dipinto “3 maggio 1808” data che passò alla storia come un giorno di violenza e col passare degli anni diventò anche il simbolo di qui massacri anche perché è connesso con la precedente opera “2 maggio 1808”. Queste due date coincidono con l’invasione delle truppe di Napoleone in Spagna: Goya decise di dipingere una situazione molto cruda, quasi una fotografia che immortala il momento precedente alla fucilazione dei cittadini spagnoli. Un episodio reale che rimarrà nella storia della Spagna. E al quale seguiranno rivolte a livello nazionale e guerriglia. In questo dipinto, Goya non solo ha voluto creare un tributo al coraggio dei ribelli spagnoli, ma ci ha anche donato un’immagine rivoluzionaria dell’effetto della guerra.