Sanzioni e credibilità
Mario Draghi, Putin e la "guerra nel cuore dell'Europa": cosa rischia davvero il premier
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Non sarà certo la giornata fiorentina a distogliere Mario Draghi dalla crisi Ucraina. La posta in palio è altissima, e non solo dal punto di vista economico, considerati gli interessi delle imprese italiane in Russia. Ma il premier sa che in ballo c'è anche il ruolo internazionale dell'Italia, soprattutto se la situazione non dovesse sbloccarsi. I rapporti con Mosca sono fondamentali anche per il dialogo con gli americani. Non a caso il capo del governo ha scelto di alzare la voce per farsi sentire da tutti "Dobbiamo evitare una guerra nel cuore dell'Europa", ha ribadito il presidente del Consiglio, considerando la via del dialogo essenziale". Restando fermo su questa posizione, dopo un vertice ristretto a Palazzo Chigi, Draghi ha ribadito che non possono esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi, senza un allentamento della tensione. Linea, questa, condivisa anche dai nostri alleati e partner europei. Draghi, insomma, si sta giocando una bella fetta della sua credibilità internazionale.