L'editoriale
Piercamillo Davigo, Pietro Senaldi: "Un assolto non è innocente? Vittima della sua frase e del suo stesso carattere"
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Il condirettore di Libero Pietro Senaldi sull'ex procuratore capo Piercamillo Davigo: "Il magistrato, dopo aver indagato mezzo mondo, è stato indagato dai suoi ex colleghi: è la legge del contrappasso. E ha delle motivazioni molto logiche: Davigo ha deciso di darsi alla politica, ha fondato una corrente di magistrati per scalare il Csm, si è trovato una sponda politica nel Movimento Cinque Stelle, una sponda mediatica nel Fatto Quotidiano ed è partito all'avventura. Approdato al Csm, è stato sbranato dai pescecani, che gli hanno fatto capire che non comandava lui. L'hanno estromesso dal Csm e l'hanno fatto fuori dai giochi. Lui, abituato da quarant'anni ad aver ragione anche quando ha torto, ha fatto un gran casino cercando di screditare i suoi colleghi. Ora si trova indagato: noi gli auguriamo di essere assolto. Anche se gli è rimasta appiccicata la frase, che lui nega di aver detto, che un assolto non è un innocente, ma semplicemente una persona contro la quale non si sono trovate abbastanza prove per condannarla. Davigo è stato fregato dal suo carattere: è un rancoroso. Il danno è fatto, così funziona la giustizia in Italia, quelli come Davigo hanno contribuito a peggiorarla".