Legittimi sospetti

Giuliano Amato, il "papabile" per il Quirinale che vuole riempire l'Italia di migranti economici

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Ci servono anche i migranti economici, scrive Giuliano Amato in prima pagina sulla Stampa citando il Consiglio europeo di giovedì chiamato ad affrontare proprio il tema dell’immigrazione. L’ex premier, che qualcuno vorrebbe prossimo presidente della Repubblica, auspica, in pratica, che si vada oltre alla distinzione tra rifugiati politici e migranti economici, parla di “assurdo principio per il quale se tu fuggi perché sei un perseguitato politico e nel tuo Paese c’è la guerra, puoi venire in Italia, se invece sei uno che sta scappando dalla miseria te ne torni alla tua miseria perché sei comunque un irregolare”. Ma così, come piace ad Amato, significa aprire le porte davvero a chiunque pensi che da noi possa trovare ricchezza e benessere, mentre non è così.  Inoltre, la definizione di migrante economico arriva proprio dal Consiglio europeo che la adottò nel 2015 con il cosiddetto hotspot approach. E che ha cercato, in questo modo,  di mettere un argine all’immigrazione di massa che dall’Africa si è riversata sulle nostre coste