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Prostituzione, pugno di ferro in Spagna: la nuova legge spazza via un mercato da 3,7 miliardi di euro
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Il capo del governo spagnolo Pedro Sànchez ha dichiarato guerra alla prostituzione e sta lavorando a una legge per multare i clienti e coloro che affittano i locali dove avvengono le prestazioni sessuali. “La prostituzione rende schiave le donne”, ha dichiarato Sanchez durante il congresso del Partito socialista, a Valencia. Fino a oggi in Spagna la legge ha previsto sanzioni per protettori e sfruttatori, ma non viene punito chi offre prestazioni a pagamento di sua volontà, purché non pratichi in luoghi pubblici. Per questo si è diffuso il costume di procurarsi locali, case, alberghi dove poter lavorare. Secondo i dati diffusi dalla polizia, nel Paese ci sarebbero circa 1.400 club dedicati, mentre le operatrici del sesso sarebbero oltre 300mila. L’industria vale 3,7 milioni di euro: cifra che fa della Spagna il terzo maggiore centro di prostituzione al mondo, dopo Thailandia e Porto Rico.