L'editoriale
Pietro Senaldi: "Lo scontro tra vaccinati e no vax manda l'Italia nel panico. Perché Mario Draghi tace?"
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Il Paese, ma soprattutto il governo, è terrorizzato dalla possibilità che in autunno torni il covid in dimensioni preoccupanti. "Si vede da tante cose", dice il condirettore di Libero, Pietro Senaldi. "È sconcertante, ad esempio, la dichiarazione della scienziata Ilaria Capua che sostiene che chi non è vaccinato e si ammala deve pagarsi l'ospedale. Costi altissimi. Personalmente sono a favore dei vaccini ma non fino a questo punto perché sarebbe come dire se un fumatore ha il cancro si paghi tutto perché se l'è cercata". "A breve", continua Senaldi, "ci sarà uno scontro durissimo perché il governo intende mettere l'obbligo di green pass per molte attività e ovviamente bisognerà avere due dosi di vaccino. Per limitare le libertà il governo dovrebbe però garantire un vaccino in tempi ragionevoli e non liste di attesa di quattro, cinque settimane come avviene attualmente. Altrimenti punisce il cittadino per un servizio che non è in grado di dare". Per il direttore "la morale di tutto questo è che, come volevasi dimostrare, il covid non ci ha reso migliori, ma spaventandoci ci ha resi ancora più agguerriti e livorosi uno verso l'altro". Colpa degli italiani? Fino a un certo punto, secondo Senaldi, che spiega: "se hai un governo come è stato quello giallorosso che per un anno e mezzo come unica politica ha usato il terrore del covid senza spiegare alcunché ecco che gli esseri umani, già irrazionali di natura, diventano ingovernabili e ingestibili". "Ce la prendiamo con Boris Johnson, riteniamo Viktor Orban un dittatore", prosegue il direttore, "però sono leader in grado di vaccinare la loro popolazione". E ancora: "Ce la prendiamo con Matteo Salvini che non si è vaccinato, quelli del Pd e di Forza Italia si sono vaccinati e allora sono bravi...". Tuona Senaldi: "Il fatto di vaccinarsi o meno non dovrebbe essere uno scontro fra i partiti. C'è un premier che dovrebbe prendere una posizione ufficiale, al pari del commissario straordinario per l'emergenza covid, e zittire così tutti i partiti".