Lotta alla criminalità
Paola Natali, città insicure: così Regione Lombardia e Regione Piemonte difendono i cittadini e gli agenti di polizia locale
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La nostra Paola Natali intervista oggi l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, e il suo omologo in Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, per parlare di sicurezza nelle nostre città. Argomento che per De Corato non può essere disgiunto dal numero sempre crescente e massiccio di immigrati, stranieri, nomadi soprattutto in periferia. De Corato spiega che tra i maggiori reati che si compiono in Lombardia c'è il furto in casa: "Ci sono bande, formate soprattutto da uomini dell'Est Europa, georgiani, bulgari, serbi, che si arrampicano come gatti e si introducono con facilità nelle abitazioni". "Poi", aggiunge l'assessore, "c'è il problema dell'enorme quantità di droga che arriva in Lombardia e in particolare a Milano che viene poi spacciata da nordafricani. Basta arrivare in Stazione Centrale per rendersene conto". In Piemonte, spiega l'assessore Ricca, "la situazione è migliorata decisamente da quando la Lega è al governo della Regione anche grazie alle sinergie con le prefetture e le istituzioni locali per contrastare i reati". "Ovviamente", fa notare Ricca, "nel 2020 con il lockdown e le restrizioni nella circolazione delle persone i dati sono falsati, ma lo spaccio resta il reato con i numeri più alti". "La microcriminalità", fa notare l'assessore piemontese, "spesso non viene denunciata per paura di ritorsioni e per mancanza di fiducia: le persone che vengono fermate vengono rilasciate il giorno dopo". La Lombardia, fa notare De Corato, "sta dotando le polizie locali di droni, body cam, taser, uno strumento fondamentale contro le aggressioni che gli agenti della polizia locale subiscono nell'esercizio delle loro funzioni. Non solo: abbiamo assicurato gli 8200 agenti presenti in Lombardia contro le aggressioni così che vengano risarciti delle spese sanitarie". In Piemonte, puntualizza Ricca, "è stato approvato a fine 2020 uno stanziamento per la sola città di Torino di più di un milione di euro per le body cam ad uso della polizia locale e per la video sorveglianza nei quartieri più difficili. Questo piano è accompagnato da tavoli di osservazione così da avere direttamente dai cittadini le segnalazioni su dove andarle a posizionare così da avere interventi più efficaci da parte delle forze dell'ordine".