Processo in salita
Pietro Senaldi contro Beppe Grillo: "Gioca con la pelle del figlio come ha fatto con quella degli italiani"
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Pietro Senaldi torna a parlare del video di Beppe Grillo. "E' stato il più grande autogol che potesse fare, il più grande sgarbo che potesse fare al figlio perché lo ha inguaiato", ha detto il direttore di Libero che spiega: "Ha trasformato un processo molto ruvido, molto difficile in una corrida dove o si vince o si muore". E questo perché il filmato del fondatore dei Cinque Stelle di fatto ha diviso gli accusati: quando ciascuno dice una cosa diversa i sospetti aumentano. Del resto c'è uno che comincia a sfilarsi e a dire che lui non era presente allo stupro di gruppo e non appare nei video; c'è un altro che attacca Grillo dicendo che ha sbagliato a parlare e non è stata fornita la vodka alla ragazza; l'imputato numero uno, Ciro Grillo, tace ma probabilmente perché è il più sveglio e ha capito che la situazione è grave. Insomma il fronte degli indagati si è spaccato e difficilmente riusciranno a vincere la battaglia per dimostrare di essere innocenti. "Grillo", tuona Senaldi, "che è uno che o la va o la spacca stavolta ha giocato un po' troppo pesante sulla pelle del figlio, come ai tempi ha fatto sulla pelle degli italiani".