Saviano insulta Salvini: "È una minaccia per la democrazia, lo aspetto in tribunale"

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"Che dire? Salvini ha tutta la necessità di scappare per non venire a farsi interrogare dalla mia difesa. Stiamo parlando di una persona che ha un profilo antidemocratico e figuriamoci se rispetta questo tribunale". Lo ha dichiarato Roberto Saviano a margine dell’udienza del processo che lo vede imputato per diffamazione dopo alcuni post dove definì il ministro Matteo Salvini "il ministro della mala vita". Per questo processo il leader della Lega si è costituito parte civile. Nell’ultima udienza il ministro non si è presentato per “legittimo impedimento”, contestato dalla difesa di Saviano, ma che ha portato al rinvio del processo al prossimo 25 giugno. "Vuole farsi ascoltare in videoconferenza, privilegio che gli verrà accordato. Lui lavora a Roma allora perché non venire? Chiaramente teme. Il mio disprezzo per lui è immenso, considero Salvini un traditore della democrazia, un nemico dentro le istituzioni che sta portando questo Paese a una deriva pericolosissima. Lo considero una minaccia per la democrazia. Proseguo la mia battaglia contro di lui, contro il suo essere un traditore in perfetta coerenza con quello che è sempre stato, un amico di Putin. Cerca di intimidirmi in ogni modo, le sue minacce sono costanti, vergognoso avere un ministro come lui". Saviano ha poi commentato le chat private di Fratelli d’Italia in cui si è appreso che il ministro della Difesa Crosetto chiedeva per lo scrittore “una punizione”. "Io Punito? È esattamente quello che fanno. Attacchi, dossieraggi, usano i loro giornali come strumento di squadrismo. Tolgono le risorse per difendersi, sono persone pericolose, lo dico da tempo. Questo è solo un pezzo del percorso di Salvini, che ce l’ha con la magistratura perché non lo hanno condannato. A lui serviva una condanna perché è un politico e sperava di rilanciarsi, è una figura ormai marginale. Comunque lo aspetto qui, come sempre”, ha concluso Saviano.