Protesta
Università di Torino, studenti contro Tajani: occupano l'ateneo per non farlo parlare
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Gli studenti del Politecnico di Torino hanno occupato l'università in vista della visita del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, atteso per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo. Il blitz, organizzato da un gruppo di studenti dei Collettivi, è avvenuto nella notte. I manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto "Politecnico occupato! Via i signori della guerra dall'Università". Poi hanno annunciato un presidio di contestazione: "Non nella nostra università. Blocchiamo la guerra", questo quanto riportavano alcuni manifesti in riferimento alla crisi di Gaza. "Come studenti e studentesse del Politecnico - hanno spiegato gli universitari - dopo un interessante dibattito che ha approfondito questioni legate alla fase attuale della cosiddetta tregua in Palestina, abbiamo deciso di occupare la sede di corso Duca in opposizione all'arrivo del ministro Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico".
Oggetto della protesta anche l'operato del Politecnico, messo sotto accusa per "la sua centralità strategica che si manifesta attraverso la stretta collaborazione con aziende come Leonardo che traggono spropositati guadagni grazie alle guerre che stanno insanguinando ogni angolo della Terra". Il ministro, invece, è stato messo nel mirino "in quanto rappresentante di un governo che preferisce destinare miliardi alle armi piuttosto che investire nei servizi e nella formazione". Subito dopo l'occupazione non sono mancati momenti di tensione: all'interno del complesso un gruppo composto da una ventina di dimostranti ha tentato di avvicinarsi all'aula magna "Giovanni Agnelli" ma ha trovato la strada sbarrata da un cordone della polizia e dopo un breve parapiglia ha desistito. Altri attivisti, invece, sono andati a fronteggiare agenti del reparto mobile della polizia in assetto antisommossa e sono stati respinti e allontanati con gli scudi.