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Giorgia Meloni manda ai matti i gufi di sinistra: "Come diceva l'Uomo ragno..."
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I giornalisti presenti a Palazzo Chigi per la (rinviata) conferenza stampa di fine anno ci provano in tutti i modi a mettere in difficoltà Giorgia Meloni. Legittimo e sacrosanto, visto che al potere serve sempre un buon cane da guardia.
Talvolta, però, i mezzi sembrano un tantino meschini, come quando, ripetutamente, la premier è chiamata a difendere le dichiarazioni di Elon Musk, o quelle di Donald Trump sulla Groenlandia o il Canada. Oppure a dire la sua su M - Il figlio del secolo e la fiction con Luca Marinelli. E il presidente del Consiglio se la cava sempre, ora con un po' di sana furia dialettica: su Musk, per esempio, ricorda che "la vera ingerenza è quella di George Soros, che paga i partiti, ma lo chiamano filantropo".
Più spesso, con ironia. A Tommaso Ciriaco di Repubblica, che le chiede se abbia intenzione di non candidarsi a fine legislatura, replica: "Non so come rispondere alla domanda se escludo di ricandidarmi... Spesso mi fate delle domande che sono soprattutto dei desiderata... Non lo so, questo è un lavoro faticoso, faticosissimo, è una decisione che io prenderò quando la devo prendere, anche valutando i risultati che ho portato a casa". Seconda domanda, altra "blastata". Ciriaco le chiede se vedrà in tv M - Il figlio del secolo, fiction di Sky tratta dal bestseller di Scurati con Marinelli nei panni di Mussolini. "Non vedo una serie televisiva e purtroppo non riesco a leggere un libro che non sia il Pnrr da più di due anni - risponde con una smorfia la premier -. Un giorno tornerò a fare cose che fanno gli umani che attualmente a me non sono tragicamente consentite e mi mancano devo dire". "Anzi - si corregge -, ho vista una serie, Per Elisa, la serie su Elisa Claps, che peraltro è bellissima. Mi capirete se ho altre priorità...".
Il gran finale però è una sonora risata in faccia a chi, a sinistra, le gufa contro: "A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità", sottolinea alla giornalista di Politico che le chiede un commento sulla classificata che la colloca come la leader più influente in Europa. "Mi preoccupo - scherza -. Ho sempre difficoltà a parlare di me stessa. E' interessante il percorso, un percorso positivo all'occhio di Politico. Ma come diceva l'Uomo Ragno, a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità. Non so dire se abbiate ragione, e non penso che tra i leader europei sia utile costruire competizioni, insieme dobbiamo cercare di capire se la strategia e' giusta ed eventualmente correggerla. Ho posizioni chiare che tendenzialmente non baratto, forte della chiarezza e dell'approccio pragmatico. Non so valutare la vostra lettura, ma se ho una influenza cercherò di spenderla in modo positivo e proattivo".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev