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Berlinguer, Mollicone sul red carpet: "Almirante, perché no?", tensione con Fratoianni

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La Festa del Cinema di Roma divide anche la politica italiana, tra destra e sinistra. "Colpa", si fa per dire, dell'attesissimo film Berlinguer, la grande ambizione, ritratto dello storico leader del Partito Comunista Italiano interpretato da Elio Germano

Nel passaggio delle autorità si sono incontrati Federico Mollicone di Fratelli d'Italia, nonché presidente della Commissione Cultura alla Camera, e Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e leader di Sinistra italiana.

Alla domanda dei giornalisti se c'è bisogno anche di un film su Giorgio Almirante, il fondatore del Movimento Sociale e padre della destra italiana che di Berlinguer fu acerrimo rivale ideologico (nonché rispettatissimo collega: il suo ultimo saluto al segretario comunista nel giugno del 1984 fece storia) il meloniano ha risposto "perché no? E' un personaggio storico". Una frase non accolta benissimo da Fratoianni, che con una risata un po' nervosa ha ribattuto: "Anche no, intanto gli fa bene andarsi a vedere questo". La storia, insomma, non cambia mai: cinema o non cinema, per qualcuno è solo la sinistra ad avere il diritto non solo di scrivere il passato, ma anche di raccontarlo alle nuove generazioni. 

La polemica, leggera, è però sintomatica. Nei giorni scorsi, era stata ancora più violenta quella riguardante Italo Bocchino e il suo libro Perché l'Italia è di destra. Contro le bugie della sinistra. "Sarebbe da adottare nelle scuole", l'avevano buttata lì provocatoriamente il presidente del Senato Ignazio La Russa e Arianna Meloni, presentandolo alla Gnam di Roma. Parole che hanno provocato la rivolta indignata dei progressisti.