Oriente in fiamme

Cina, accerchiamento militare su Taiwan: l'ultima minaccia

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La Cina ha tenuto esercitazioni militari su larga scala attorno a Taiwan e alle sue isole periferiche, in quello che Pechino ha definito un avvertimento contro l'indipendenza di Taiwan. 25 aerei cinesi sono stati rilevati nell'area di Taiwan, 16 avrebbero sconfinato.

Il Ministero della Difesa cinese afferma che le esercitazioni sono una risposta al rifiuto del Presidente taiwanese Lai Ching-te di cedere alle richieste di Pechino affinché Taiwan si riconosca come parte della Repubblica Popolare Cinese sotto il governo del Partito Comunista. Il Ministero della Difesa di Taiwan definisce le esercitazioni una provocazione e afferma che le sue forze sono pronte a rispondere. Joseph Wu, Segretario Generale del Consiglio per la Sicurezza Nazionale di Taiwan, sostiene che le esercitazioni della Cina hanno violato lo spirito fondamentale della Carta delle Nazioni Unite per risolvere le controversie con mezzi pacifici. Il portavoce del Comando del Teatro Orientale cinese, il Capitano di Vascello Li Xi, ha affermato che la Marina, l'Aeronautica militare e il Corpo missilistico sono stati tutti mobilitati per le esercitazioni.

Il presidente Lai Ching-te ha tenuto una riunione sulla sicurezza nazionale per dare chiare istruzioni sulla minaccia dell'esercito cinese, convinto che le forze armate di Taiwan affronteranno in modo appropriato la minaccia proveniente dalla Cina.

L'avvenimento fa tornare inevitabilmente alla mente le parole pronunciate da  Zheng Yongnian, uno dei principali esperti di geopolitica in Cina, al presidente Xi-Jinping: la Terza Guerra mondiale, con ogni probabilità, si scatenerà in Oriente. Lo spiegava Federico Rampini: "Questa parte del mondo - per l'esperto - possiede tutti gli elementi suscettibili di scatenare una guerra mondiale. Possono essere riassunti così: interessi economici + Stati Uniti + una versione asiatica della Nato + modernizzazione militare + nazionalismo". Tradotto, "gli Stati Uniti stanno diventando un significativo promotore della guerra in Asia. La principale ragione per cui l’America pianifica la guerra sono gli enormi benefici economici che può ricavare in Asia".