L'attacco
Papa Francesco contro l'Ucraina: "Le chiese non si toccano"
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"Pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina mi sorge un timore per la libertà di chi prega, perché chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perché si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perché ha pregato". Così Papa Francesco affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. "E allora si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua Chiesa. Per favore - ha aggiunto - non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana. Le Chiese non si toccano!".