In piazza

Haniyeh, "tristissima notizia": chi sono davvero i pro-Gaza italiani

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“L’uccisione di Ismail Haniyeh? Un rammarico, una tristissima notizia che ho letto questa mattina appena sveglio, in più ieri prima di andare a letto un altro leader di 2 di Hezbollah è stato assassinato. Per me questo di Israele è un atto di fallimento, perché dalla sua fondazione nel 1948 Israele ha assassinato centinaia di personaggi palestinesi non solo della prima linea, ma anche scrittori, poeti. Questo è un atto di una società malata, anziché arrivare a fare trattative e pace, Israele si sente al di sopra di ogni trattativa internazionale". Così Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia a margine della manifestazione per la campagna nazionale di boicottaggio della casa farmaceutica israeliana Teva, in piazza Cadorna a Milano.

"Abbiamo raccolto un appello dei sindacati palestinesi che chiedono di boicottare anche le industrie israeliane complici dell’occupazione. Teva ne è un esempio - spiega Raffaele Spiga di BDS Italia - perché oltre a essere in regime di monopolio visto che ha smontato tutta l’industria farmaceutica palestinese che non può produrre per i propri fabbisogni, in più sostiene l’esercito israeliano sia economicamente sia anche con cure gratuite per i soldati al fronte. Nonostante il loro codice etico discriminano continuamente i palestinesi non solo a Gaza ma in tutta la Palestina storica".