La Casa Bianca trema
Biden alla Abc: "Ho chiesto: mi avete fatto il test?". Fuori controllo
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"Un brutto episodio". Joe Biden liquida così, nello sconcerto generale, la disastrosa prestazione di Atlanta nel dibattito sulla Cnn contro il rivale per la Casa Bianca Donald Trump. Intervistato per 20 minuti da George Stephanopoulos sulla Abc News, il presidente americano cerca disperatamente di allontanare da sé ogni ombra: quella politica ("Non credo nei sondaggi che mi danno sotto") ma soprattutto quella sul suo stato di salute psico-fisico.
Riguardo al faccia a faccia contro Trump, il leader democratico ha ribadito la tesi della stanchezza: "Ero esausto". E soprattutto era "ammalato", non "malato". "Sono ancora in buona forma", ha insistito l'81enne presidente svicolando però sulle domande più insidiose e dando la colpa solo a se stesso e alla sua testardaggine per aver sostenuto comunque quella fatica nonostante un "forte raffreddore". Nessuna responsabilità dunque tra il suo staff.
"Non c'è alcuna indicazione di una condizione grave. Ero esausto. E' stata una brutta serata", le parole di Biden alla Abc, ricordando il viaggio per il D Day in Francia a metà giugno e il G7 in Puglia. Tornato negli Usa, ha passato una settimana chiuso a Camp David per preparare lo scontro contro il rivale repubblicano ma risultato alla mano non è servito a nulla. "Perché non è stato sufficiente il tempo di riposo, il tempo di recupero?", gli chiede il conduttore. "Perché ero malato. Mi sentivo malissimo. I dottori erano con me. Ho chiesto se avevano fatto un test Covid perché stavano cercando di capire cosa non andava. Hanno fatto un test per vedere se avessi o meno un'infezione, un virus. Non ce l'avevo. Avevo solo un brutto raffreddore".
Tra i dem però i dubbi non sono stati fugati, anzi. Quattro parlamentari democratici hanno chiesto senza ambiguità a Biden di rinunciare alla sua candidatura. Esplicita, quasi brutale, la governatrice Maura Healey, che lo ha invitato a valutare "con attenzione" il da farsi.
"Il presidente è orgoglioso dei suoi trascorsi, giustamente. Ma sembra pericolosamente disconnesso dalle preoccupazioni della gente sulla sua capacità di andare avanti e sulla sua posizione in questa campagna", è la sentenza di David Axelrod, ex stratega di Barack Obama. Che qualcuno ora vorrebbe richiamare in campo: non come candidato presidente, ovviamente (la Costituzione ha come limite i due mandati), ma come vice. Qualcuno, più malizioso, direbbe presidente-ombra o ancora più schiettamente "badante".