Parla l'attivista

Fine vita, Cappato: "Aiutammo Massimiliano a uscire da una condizione di tortura"

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Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e co-presidente di Eumans, ha rilasciato delle dichiarazioni a margine della seduta in Corte Costituzionale, a Palazzo della Consulta a Roma. I giudici dovranno decidere sulla legittimità costituzionale della vicenda relativa all'istigazione al suicidio per cui sono stati indagati lo stesso Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese. I tre sono accusati di aver accompagnato in una clinica per il suicidio assistito in Svizzera Massimiliano, un uomo di 44 anni affetto da una grave forma di sclerosi multipla. "Noi, Felicita, Chiara e io abbiamo aiutato Massimiliano perché ritenevamo e riteniamo che era nostro dovere farlo per aiutarlo a interrompere una condizione di tortura alla quale era sottoposto. Se tornassimo indietro lo rifaremmo per lui e per le persone nelle sue condizioni e riteniamo importante la decisione finale" ha detto.