Verso le regionali
Abruzzo, Marsilio denuncia il gioco sporco della Schlein
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"Questa mattina sotto casa mi sono trovate le telecamere che dovevano sfatare la leggenda nera che io non viva in Abruzzo, che io non sia abruzzese". Comincia così il clamoroso video in cui il governatore uscente dell'Abruzzo Marco Marsilio, ricandidato presidente sostenuto dal centrodestra alle regionali di domenica prossima, 10 marzo, denuncia il gioco sporchissimo di Elly Schlein e del centrosinistra.
Il blitz, sottolinea Marsilio, è "il frutto avvelenato di una campagna che sotterranea è diventata nazionale, con i leader politici del centrosinistra e grillini che vengono in Abruzzo a darmi questa accusa razzistella e vagamente discriminatoria. Essendo nato a Roma, pur da genitori abruzzesi e da famiglia abruzzese da 7 generazioni, non sarei titolato a governare l'Abruzzo. Quindi mi ritrovo anche con la violazione della mia privacy, spero che la pubblicazione delle immagini della mia casa non finiscano per alimentare qualche malintenzionato paranoico, che ci venga a cercare. Ma tant'è, ho dovuto mostrare i panni spesi sul balcone per dimostrare che vivo qui".
"Mi stupisco che ad alimentare queste accuse ci sia una donna come Elly Schlein che ha una storia personale che dovrebbe permetterle di comprendere la mia condizione. Come dire, una doppia cittadinanza: abruzzese a Roma e romano in Abruzzo. Lei è figlia di uno statunitense che l'ha fatta nascere e crescere in Svizzera, ha la mamma italiana e il nonno lituano. Cos'è che non capisce di questa doppia identità culturale e di questa pluralità di cultura, crescita e formazione. Lei ha tutto il diritto e il dovere di sentirsi italiana e di aver scelto l'Italia come patria d'elezione, nella quale si candida, viene eletta in Parlamento, è capo di un partito che si candida a guidare il Paese. In bocca al lupo, se ci riuscirà sarà il popolo italiano ad averla legittimata come io sono il presidente della regione perché mi ha legittimato il popolo abruzzese. Spero che queste polemiche personali che colpiscono l'uomo e la famiglia cedano il passo a discorsi di merito".
"Però il problema è proprio qui - conclude polemicamente Marsilio -. Se parla di ospedale e qualcuno come Bruno Vespa (a 5 minuti, ndr), non io, gli ricorda che ne sto costruendo quattro nuovi, ha ragione, non può parlare di sanità. Parla di trasporti e trova uno che compra i treni e gli autobus che Luciano D'Amico (il candidato governatore del centrosinistra, ndr) da quando era presidente della Tua (la Società Unica Abruzzese di Trasporto, ndr) non ha comprato lasciandoci il parco mezzi forse più vecchio d'Italia? Parla di ristrutturazione, quella per cui Luciano D'Alfonso (ex governatore abruzzese del centrosinistra dal 2014 al 2018, ndr) faceva 12 pratiche l'anno e oggi ne facciamo 12mila? Ho capito, Elly, non hai argomenti: continua a insultarmi perché sono nato a Roma e per il resto vatte a durmì".