Proteste e mormorii
Giorgia Meloni, "basta ragazzi...": scoppia il caos in aula, interviene La Russa
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"Dai, basta ragazzi...": caos in aula al Senato durante le comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, al via domani, giovedì 14 dicembre. A un certo punto i mormorii e le voci dai banchi dell'opposizione si fanno così forti e insistenti che la presidente del Consiglio sbotta. E di fronte alle continue proteste dice: "È inutile che urliate perché tanto non riesco a sentire quello che dite".
"Io non capisco perché siete sempre così nervosi - ha poi aggiunto Meloni - io cerco di spiegare il mio punto di vista, se avete argomenti rispondete in replica, non è che io mi metto a gridare ogni volta che parlate... in questo clima che si surriscalda poi mi si rinfaccia che alzo la voce". A infastidire la premier le continue interruzioni dai banchi delle opposizioni, soprattutto da parte del M5s. Un clima quasi da stadio, che ha costretto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a intervenire più volte per riportare l'ordine. Poi, di fronte ai mugugni per gli applausi del centrodestra, La Russa ha detto: "Non c'è il divieto di applauso, comunque prego anche la maggioranza di contenersi".
La premier, nel corso del suo intervento, si è detta soddisfatta del lavoro svolto dal governo nonostante le previsioni oscure sul Pnrr: "Sono molto fiera del lavoro fatto sul Pnrr, per adeguarlo a un contesto che era mutato e per risolvere alcune criticità: era vista come una scelta folle, che ci avrebbe fatto perdere le risorse e portato quasi l’Italia fuori dall’Europa, in un discorso sempre distruttivo che non fa stato del ruolo dell’Italia. Abbiamo dimostrato che le cose, se fatte bene, si possono ottenere".