Non è la prima volta

Pfizer, vaccinati e positivi al Covid dopo la doppia dose: il caso nella Rsa di Arezzo

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Isolati e tutti vaccinati, con la doppia dose Pfizer. Eppure dopo quasi un mese dalla seconda somministrazione, 10 ospiti della Rsa "San Romualdo" di Pratovecchio Stia, nell'aretino, sono risultati positivi. Sono asintomatici, o con lievi sintomi, ma in buone condizioni. Ora sono stati isolati e si attende il sequenziamento presso il laboratorio di Siena per capire se si tratti di una delle varianti, inglese o brasiliana.

Non è una novità che, nonostante il vaccino, ci si possa infettare, ma i rischi di una malattia sono meno gravi. Spiega ad askanews Nicola Vigiani, medico specialista in Igiene e medicina preventiva del Dipartimento della prevenzione azienda Usl Toscana Sud est, responsabile del piano vaccinale dell'area: "Tra la conclusione del ciclo vaccinale e il riscontro della positività al tampone erano stati effettuati altri tamponi negativi. Questo farebbe propendere per una infezione successiva alla vaccinazione. Questo sappiamo che potenzialmente è possibile, perché l'efficacia del vaccino si attesta intorno al 90-95%. Sicuramente il vaccino ha una grossa efficacia nella prevenzione dei casi più gravi. La particolarità di questa situazione ha fatto sì che abbiamo richiesto al laboratorio il sequenziamento per verificare se siamo davanti a una delle varianti. Il fatto di trovarsi di fronte a una variante potrebbe spiegare l'infezione successiva al ciclo vaccinale completo".

Per fugare ogni dubbio, l'esperto rassicura: il vaccino è utile e la sua efficacia non è minimamente messa in discussione. "La speranza che abbiamo è che con la vaccinazione la sintomatolgia delle persone sia minore e la malattia - se dovesse esserci - possa mitigare il decorso della infezione".

Nel caso della Rsa di Pratovecchio, potrebbe esserci stato un problema con la catena del freddo? "Tenderei ad escluderlo, l'approvigionamento avviene giornalmente, viene prelevato dalla farmacia. Mi viene da pensare che potrebbe essere anche ipoteticamente plausibile una cosa del genere ma in entrambe le dosi è impossibile. Lo escludo in modo categorico".

Il sindaco di Pratovecchio Stia, Niccolò Caleri, conferma: i positivi stanno bene. "Non c'è nessuno che abbia sintomi particolarmente rilevanti. Sono tutte persone ovviamente che hanno già malattie pregresse, alcuni hanno anche età avanzate, oltre i 100 anni. Ma nessuno ha manifestato sintomi riconducibili al Covid".

L'invito del sindaco alla cittadinanza è a non allarmarsi e a continuare nelle misure di prevenzione. E soprattutto a vaccinarsi: "E' l'unica arma che abbiamo per sconfiggere questa terribile pandemia. Dobbiamo continuare a porre in atto le misure di prevenzione, mascherine etc..".