A Terni

Il citofono che recita il rosario

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Attraversi una via del centro di Terni, una via antica e illuminata da lampioni retrò. E' buio e il silenzio è interrotto da una litania che si ode sin dall'inizio della via. E' latino e la prima cosa che pensi è che qualche studente ritardatario coi compiti stia "declinando" a tarda sera. Man mano che ti avvicini però ti accorgi che il contenuto è religioso: finestra aperta e Radio Maria a tutto volume? Insolito, ma potrebbe essere una spiegazione. Il tono della prece si fa più forte finché arrivi alla fonte: un citofono dal quale esce la voce di Papa Benedetto XVI. Sotto i tasti illuminati da una fioca luce gialla, il ricevitore dell'apparecchio trasmette imperterrito la preghiera serale. Passano due donne, incuriosite come te. "Ma perché non abbassano il volume o non spengono quell'affare?" Una risata collettiva ed  è tutto chiaro: si tratta di un'interferenza con le onde radio di un'emittente religiosa, forse la stessa Radio Maria. In una città storicamente di sinistra, l' "incursione" clericale su frequenze FM è quantomai singolare e divertente. Un episodio che riporta alla mente don Cammillo intento, sul campanile, a trasmettere Il Piave per distubare il comizio di Peppone. E, manco a farci apposta, il citofono ha "scelto" un giorno particolare per dire la sua: le prime ore del 28 ottobre 2013, ovvero 91 anni dopo la Marcia su Roma. di Marco Petrelli