Lo sconfitto

Il Cardinale Dolan: "Bergoglio pietra miliare della Chiesa"

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Sconfitto, ma sempre sorridente. E di buonissimo umore. Il cardinale americano Timothy Dolan, uno dei papabili favoriti alla vigilia del Conclave, non smentisce la propria fama di porporato istrione e amico dei giornalisti e appena due ore l'elezione al Soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, è proprio lui a svelare, in una conferenza stampa improvvisata, i retroscena di quel momento cruciale: "Una pietra miliare per la nostra Chiesa", ha spiegato il pimpante Dolan ai cronisti stupefatti. "Quando Bergoglio è arrivato al 77esimo voto è scattato un applauso. Lui ci ha detto Accetto l'elezione e ci siamo messi a piangere. Poi abbiamo brindato". E siccome il vescovo di New York, anche il giorno dell'elezione, non dimentica le abitudini, eccolo commentare anche sul suo carissimo profilo Twitter riportando le parole dette dal neoletto Bergoglio ai colleghi cardinali: "Cari fratelli, che Dio vi perdoni".  Sfida alla Curia - Un motto di spirito apprezzatissimo da Dolane, forse meno dai monsignori Bertone e Bagnasco. D'altronde, anche quella irrituale conferenza stampa anticipata (quella ufficiale, con il direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi, è prevista per oggi, giovedì alle ore 13) ha confermato un po' l'aria che tirava in questi giorni nel Conclave: uno spirito rivoluzionario, nella forma e nei contenuti. Atteggiamento anti-conformista che i cardinali americani per primi, Dolan eO'Malley, avevano dimostrato anche prima di entrare in Cappella Sistina twittando e postando commenti su Facebook. Una "trasparenza" totale che la Curia aveva mal digerito, obbligando i cardinali chiacchieroni a tacere. E qualcuno vede nell'ultima uscita di Dolan quasi una "sfida" ai Palazzi vaticani, al loro rigore, in qualche caso alla loro opacità. Non a caso, mercoledì sera, è stato proprio il simpatico cardinale Dolan a sottolineare come cardinal Bergoglio ha scelto il nome di Francesco perché "il Santo di Assisi si è occupato dei poveri e degli umili, sarà questo il suo lavoro".