Nubifragio
Catania travolta da fiumi d'acqua
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Pomeriggio di paura a Catania, travolta da fiumi d’acqua. Un nubifragio violentissimo e raffiche di grandine hanno messo sotto scacco i centri pedemontani e il capoluogo etneo. Nel quartiere di San Nullo, ma non solo, la gente si è arrampicata sui tetti per evitare di essere trascinata dalla pioggia. La via Etnea, che taglia in due la città, si è trasformata in un torrente. Un tecnico è rimasto ferito e a lungo si è temuto per le sorti di un uomo. Decine di auto, in alcune delle quali erano rimaste intrappolate diverse persone, sono state spostate come fuscelli dalla forza dell’acqua che ha inondato centinaia di negozi e uffici pubblici e privati. Centinaia le richieste d’aiuto. Con il Comune che accusa per la mancata allerta. Alcuni voli in arrivo da Milano e Roma sono stati dirottati a Palermo e poi fatti rientrare a Fontanarossa. Instancabile l’opera dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e delle squadre di soccorso. Per ore sono stati impegnanti nelle ricerche di un presunto disperso: a suggerire il peggio, il ritrovamento di uno stivale e di un borsello con dentro il codice fiscale, nei pressi della fontana sopra il fiume Amenano, in piazza Duomo. Gli accertamenti delle forze dell’ordine hanno consentito di risalire all’identità di un pastore 34enne di Castel di Judica che aveva denunciato lo smarrimento dei documenti mesi fa. Ma c'è un ferito: si tratta di un tecnico manutentore tratto in salvo dai sommozzatori e condotto in ospedale per numerosi traumi. Era precipitato in una buca profonda otto metri, tra una cella frigorifera in cui stava operando e il muro perimetrale dell’azienda. Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha firmato un’ordinanza con cui viene disposta per domani la sospensione delle lezioni nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado. L'obiettivo è consentire in via cautelativa ai tecnici comunali e ai responsabili delle strutture scolastiche di effettuare le opportune verifiche su eventuali danni causati dal nubrifagio. Ma montano le polemiche per il mancato avviso di criticità. E’ il Comune che lancia l’accusa: "Alla protezione civile comunale non era giunto dagli organi competenti della Protezione civile nazionale e regionale alcun bollettino di allerta meteo". L’ex governatore Raffaele Lombardo attacca il suo successore Rosario Crocetta: "Fa paura il silenzio della Regione su questa vicenda. Sembra non sia stato diramato alcun allarme dalla Protezione civile e il presidente Crocetta continua la sua campagna elettorale come niente fosse". Respinge le accuse la Protezione civile nazionale: il Centro funzionale centrale del Dipartimento della Protezione civile ("che sostituisce quello della Regione siciliana, inadempiente dal 2004"), ieri ha emesso un bollettino di criticità per le zone della Sicilia orientale. Il dipartimento chiede, piuttosto, se l’amministrazione di Catania "sia dotata di un piano aggiornato, e magari esercitato, di protezione civile"; la Sicilia, infatti, è "l'unica Regione a non avere ancora risposto alla richiesta di conoscere quanti e quali comuni sono provvisti di un piano di emergenza". Quindi la bacchettata finale: "Prima di rifugiarsi nel ricorrente scaricabarile sarebbe utile che chi è autorità di protezione civile conoscesse il sistema e lo mettesse a regime".