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Droga, horror al Parco delle Groane: l'inviata braccata dagli spacciatori. Pistole e sangue, un incubo

Nel servizio inchiesta siamo entrati dentro il parco delle Groane con 3 agenti della polizia locale di Senago e con il Sindaco Magda Beretta. Abbiamo trovato una pistola giocattolo usata come deterrente, sangue per terra, abiti lasciati dagli spacciatori mentre scappavano, plastica ed oggetti per confezionare la droga. Ad un certo punto gli spacciatori seguivano i nostri spostamenti ma visto la vegetazione molto fitta noi li sentivamo ma non riuscivamo a vederli.         Qualcuno l'ha già ribattezzata “Rambo Magda”. Lei ci ride su, commenta “sempre meglio che sindaca sceriffo” e va avanti nella sua lotta allo spaccio e al degrado all'interno del Parco delle Groane. Magda Beretta, giovanissimo sindaco 29enne di Senago della Lega ha il sorriso dolce ma la determinazione di chi non si spaventa davanti a niente. Nemmeno davanti a numeri che fanno davvero impressione. Senago, insieme a Ceriano Laghetto e Cesano Maderno è una delle “piazze” della droga all'interno del Parco delle Groane, un'immensa area verde da oltre 8300 ettari che comprende 16 comuni tra  la Brianza e il NordMilano. Un “paradiso verde dello spaccio” con una media di 400 persone che ogni giorno si avventurano tra gli alberi alla ricerca della loro maledetta dose quotidiana. Per intenderci, il parco, già teatro dei macabri riti delle bestie di Satana e di altri gruppi esoterici, è secondo solo all'ormai celebre boschetto di Rogoredo che conta quasi mille accessi giornalieri di persone in cerca di droga. “Proprio pochi giorni fa, i sindaci dei comuni del parco hanno approvato all'unanimità la mozione che ho presentato per un presidio h24 del parco da parte di esercito, carabinieri e guardia di finanza” dice Beretta. “La situazione è diventata insostenibile perché il parco ormai appartiene a un gruppo di spacciatori di origine nord africana, per lo più magrebini, che si aggirano nelle aree verdi con le loro dosi e perfino armati di machete. Ormai tutta l'area è off limits per le famiglie e per di più dobbiamo assistere a un continuo via vai di macchine che dalla provinciale si fermano in cerca dei soliti segnali come bottigliette e abiti lasciati ad indicare la presenza di uno spacciatore”. Tra l'altro lo spettacolo è reso ancora più squallido dalle siringhe per terra che, in una sorta di triste revival anni ‘80, raccontano di come l'eroina sia tornata di moda fra i più giovani. “Le guardie del parco ne trovano a decine, perché sembra che costi meno della cocaina. I consumatori sono soprattutto under 30, perfino ragazzini di 15 16 anni che si bucano”. Lei li ha visti? “Ad agosto, insieme ai sindaci di Ceriano Laghetto e Cogliate abbiamo organizzato un banchetto davanti alla stazione di Ceriano, un ferragosto anti spaccio dove abbiamo tentato di dissuadere i pendolari della droga, giovani che da tutta la regione e perfino da Torino vengono nel Parco delle Groane per una dose di eroina a buon prezzo”. Beretta, leghista doc, non ha perso tempo ed ha già chiesto al Ministro dell'Interno un aiuto in questa sua battaglia contro spaccio e degrado. “Salvini mi ha assicurato che ci darà una mano e lo farà senz'altro. Ad inizio 2018 la polizia locale di Senago e l'arma dei carabinieri hanno arrestato uno degli spacciatori. Fino ad ora ognuno dei comuni ha messo in atto iniziative singole, ma se vogliamo ottenere dei risultati dobbiamo agire tutti insieme. In più, i miei predecessori in comune hanno sottovalutato una situazione di degrado che ormai va avanti da una decina d'anni”. Magda, per tutti “Maggie”, appena eletta aveva negato l'accoglienza a 59 profughi che la prefettura voleva inviare a Senago e aveva portato il comune ad aderire al progetto di controllo del vicinato. Sulla questione sicurezza non fa sconti: “Proprio l'altra sera abbiamo organizzato un incontro pubblico per spiegare alle persone come usare lo spray al peperoncino, quale sceglierlo e come maneggiarlo per difendersi dai malintenzionati”. Rambo-Magda non si ferma: “Quando ero piccola, il Parco delle Groane era una meta domenicale per le famiglie e deve tornare ad esserlo”. di Paola Natali

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