Il blitz
Sex toys, video e hashish nella casa degli Spada a Ostia
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Per liberare la casa popolare occupata da Silvano Spada (attualmente detenuto, ma in uso alla sua famiglia), martedì mattina a Ostia sono intervenuti oltre 150 tra agenti della polizia municipale di Roma capitale, diretti dal comandante Antonio di Maggio, e poliziotti in tenuta anti sommossa. Dotati di giubbini antiproiettile, piede di porco e frullino, hanno sfondato la porta di casa. Un’abitazione-bunker, arredata con statue di angeli e colonne in marmo, dotata di una telecamera mascherata da spioncino per sorvegliare il pianerottolo. In camera da letto, gli agenti hanno rivenuto 22 grammi di hashish e un bilancino di precisione, accanto a dei “sex toys”. Tra le invettive di alcuni inquilini, le forze dell’ordine hanno apposto i sigilli e scoperto un altro locale occupato abusivamente, non riconducibile agli Spada. «Dopo l’operazione “Gramigna”, che restituì anche un alloggio popolare sottratto da un membro del clan Casamonica, al vero proprietario, riceviamo molte più denunce di occupazioni abusive, sia via mail che sul canale Facebook – spiegano dall’Assessorato al Patrimonio di Roma capitale – abbiamo raddoppiato gli sgomberi e le nuove assegnazioni di case Erp che sotto la giunta Raggi toccano già quota mille. Su 23mila case di edilizia popolare in città, oggi sono circa 12mila i nuclei ancora in attesa. «Avanti con gli sgomberi! A breve un’altra promessa verrà mantenuta: una villa sequestrata in una periferia romana ai Casamonica verrà abbattuta, al suo posto un giardino per i bimbi del quartiere», promette il vicepremier Matteo Salvini. di Beatrice Nencha