Senza legge

Napoli, la rivolta degli immigrati in strada: l'esercito ferma uno straniero, loro lo portano via

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Giulio Bucchi

Così scompaiono lo Stato e la legge in Italia. Questo video, pubblicato su Facebook dal Comitato Vasto, dell'omonimo quartiere di Napoli, testimonia come perfino l'esercito sia impotente di fronte all'illegalità diffusa. Sono le 19 di domenica, all'angolo tra via Firenze e via Torino (a pochi passi dalla Stazione centrale): cinque militari stanno procedendo al fermo di un immigrato (secondo testimoni con problemi psichici o ubriaco), nell'ambito dell'operazione Strade sicure. La situazione è tranquilla, non c'è violenza. Tutt'intorno cominciano a radunarsi altri immigrati, con fare minaccioso. I soldati mantengono la calma, cercano di arginare le proteste, ma l'assembramento è troppo grande per una pattuglia così risicata. Scatta il parapiglia, urla, spintoni finché gli immigrati riescono a strappare letteralmente l'uomo dalle mani dei nostri militari. Due minuti di terrore, paura e violenza. "Abbiamo firmato una petizione che trovate sulla nostra pagina Facebook - spiegano i cittadini del Comitato Vasto -. I problemi qui sono tanti e sono quotidiani. Questi immigrati sono abbandonati a loro stessi. E noi ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Un destino paradossalmente comune. Oggi vedere l'esercito accerchiato ci ha fatto paura. Se neanche loro possono aiutarci, chi difende noi e le nostre famiglie? E chi aiuta questi ragazzi che vengono da Paesi lontani e non hanno un lavoro, una guida, uno scopo? Passano le loro giornate per strada e a volte basta poco per trasformare un controllo di routine in una rivolta. Sono saltate tutte le regole". Su Facebook alcuni comitati anti-razzisti hanno ovviamente incolpato i militari: "Dopo pochi attimi concitati non hanno esitato a picchiare il migrante con calci e schiaffi come testimoniato da alcuni video e foto raccolte al momento dell'accaduto dalle persone presenti". Ed è difficile scegliere su cosa faccia più rabbia: la rivolta in strada o la loro miopia.