A Genova
Ponte Morandi, via al maxi-processo: 59 imputati, accusati "eccellenti"
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A quasi 4 anni dal crollo del ponte Morandi, in cui morirono 43 persone, al via il processo a Genova: 59 gli imputati, tra cui l'ex ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e altri ex dirigenti e tecnici di Aspi e Spea, la società incaricata di eseguire le ispezioni e le manutenzioni. Egle Possetti portavoce comitato parenti vittime, ha commentato: "Siamo emozionati, fiduciosi ma preoccupati fino all'ultimo giorno perché in Italia coi processi non siamo mai tranquilli".
"Tutti desiderano un accertamento della verità" ha commentato Giovanni Accinni, l'avvocato di Castellucci. "Nel rispetto effettivo delle regole del processo e perciò anche del contraddittorio delle parti nel rispetto di quelli che sono effettivamente i fatti e non una forma di vendetta". Nel registro degli indagati erano state iscritte anche le due società, che hanno però ricorso al patteggiamento versando allo Stato circa 30 milioni di euro per uscire dal processo.
Le accuse, a vario titolo, vanno dall'omicidio colposo plurimo al crollo doloso, dall'omicidio stradale all'attentato alla sicurezza dei trasporti.Secondo i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno, molti imputati sapevano che il ponte era a rischio crollo ma non eseguirono gli interventi necessari.