ScontroEpocale
"Il Senatùr è morto. Evviva la Lega"
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Dopo quelli di Brescia, gli scontri al congresso leghista di Varese per l'elezione del segretario provinciale hanno segnato uno dei momenti più bui nella pluritrentennale storia del Carroccio. "Bossi è morto, viva la Lega", sintetizza il vicedirettore di Libero, Pietro Senaldi. "E' un titolo molto caricato che fotografa cosa accade in queste ultime settimane nel partito: c'è una crisi di leadership molto profonda". "Lo scontro epocale" - Il punto è che la Lega vive "uno scontro di potere epocale tra Bossi e Maroni, o meglio tra il Maroni-simbolo dello scontro tra Bossi e la sua base, tra Bossi e gli amministratori locali che non rientrano nello strettissimo entourage del Senatùr". E in questo momento, prosegue Senaldi, base e amministratori locali "sembrano più avanti del leader su tutto: nel rapporto con Berlusconi, sul tema dell'immigrazione immigrati e sul federalismo. Si assiste così a un Bossi in difficoltà che torna alle parole d'ordine che lo portarono al successo. Ma la Lega vuole di più". Le due possibilità - La grande domanda è: come finirà questo scontro epocale? "Maroni non ritiene ancora di muovere scacco al Re, per mille ragioni diverse". Le possibilità, comunque, restano due. "Se Bobo muoverà all'attacco decisivo, sicuramente la Lega si spaccherà ma forse riuscirà a frenare la fuga di voti. Se i contestatori di Bossi decideranno di stare fermi un giro - conclude Senaldi - si ripartirà dopo le elezioni, ma non si sa da che condizioni e con quali numeri".