Al ristorante
Toghe a pranzo decidono il futuro del Cav - 1
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La "grande abbuffata" prima della stangata. Queste immagini sono state "rubate" lo scorso 31 luglio, nel giorno delle arringhe difensive di Franco Coppi e Niccolò Ghedini, alla vigilia della sentenza della Cassazione nel processo Mediaset con cui Silvio Berlusconi è stato fatto fuori per via giudiziaria: condanna a quattro anni di reclusione (di cui uno da scontare) e interdizione dai pubblici uffici da ridefinire, ma che oscillerà tra uno e tre anni. Al tavolo di un ristorante a pochi passi dal "Palazzaccio", ecco, tra gli altri, anche Antonio Esposito, il presidente della sezione feriale di Cassazione, la toga che ha letto la sentenza e che nelle ultime ore, dopo un'intervista goffamente smentita, è finito al centro delle polemiche del Pdl. I giudici chiacchierano e si riempiono la pancia. Si tratta di una sorta di Camera di consiglio anticipata, le toghe decidono il futuro del Cavaliere: da lì a poche ore avrebbero pronunciato la sentenza che sta terremotando le istituzioni e che, in qualche modo, può cambiare la storia politica di questo Paese. Parte uno.