Lo spiffero

"Le multinazionali pagano i parlamentari"

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Pagati dalle lobbies e dall e multinazionali. E' questa l'ultima accusa che arriva da una fonte anonima del palazzo verso la casta di onorevoli e deputati. A rivelare il pagamento "sottobanco" è l'assistente di un senatore che alle "Iene" racconta di come i grandi colossi e i porattori di interesse tengano sul libro paga buona parte dei nostri parlametari. Ci sono alcuni senatori e alcuni onorevoli che sono stipendiati da alcune multinazionali, le cosiddette lobbies”. “In che senso le lobby hanno a libro paga onorevoli e senatori?”, chiede Filippo Roma, giornalista de Le Iene.  L'assistente senatore risponde: “Ci sono le multinazionali che ogni mese per mezzo di un loro rappresentante fanno il giro dei palazzi, sia al Senato che Camera, incontrano noi assistenti e ci consegnano dei soldi da dare ai rispettivi senatori e onorevoli. Per far sì che quando ci sono degli emendamenti da votare in commissione in aula, i senatori e gli onorevoli li votino a favore della categoria che paga”. Insomma l'assistente del senatore parla velatamente di tangenti. Le lobbies dunque pagherebbero uno stipendio mensile ad alcuni parlametari per ottenere in cambio dei favori. A questo punto sorge un sospetto. Tira aria di complotto. Di regie oscure. La gola profonda sarà mica l'assitente di un senatore a Cinque Stelle?