L'arringa del grillino

M5S, Bernini: "Mi si accuserà di complottismo, ma gli Usa sono colpevoli"

Francesca Canelli

Sono passati 12 anni dall'attentato alle Torri Gemelle e oggi un'altra guerra minaccia l'equilibrio tra paesi occidentali e orientali, con gli Usa che minacciano di attaccare la Siria. E per dire no ad un intervento italiano a Damasco, il deputato grillino Paolo Bernini, sfodera un classico del repertorio grillino: il complottismo. I Cinque Stelle vedono complotti ovunque. Così il grillino argomenta il suo "no" alla guerra con una tesi che richiama alla memoria anche l'11 settembre. Secondo Bernini lo scopo degli americani sarebbe quello di ribaltare il regime di Assad e di instaurarne uno filo-americano. Opinione condivisibile o meno, e dettagliatamente motivata. Con un discorso lungo ben 7 minuti, Bernini elenca, leggendo su un foglio, tutti gli ultimi avvenimenti storici che hanno coinvolto gli Stati Uniti. Dalla guerra Iraq-Iran al più recente attacco al Kosovo, fino all'attentato dell'11 settembre 2001. Le conclusioni? "Tutto un complotto, tutto un piano degli Stati Uniti per mantenere il controllo di nazioni il cui possesso di petrolio è ben noto a tutti". E, sempre secondo Bernini, tutta colpa degli States se anche stavolta incombe su di noi una guerra. Poco importa "se mi si accuserà di complottismo - continua - ma l'11 settembre fu un lavoro interno, was an inside job"  Insomma, la posizione dei 5 Stelle è chiara, anche se le motivazioni leggermente retrò: no alla guerra perchè "è il solito complotto". Bernini il grillino complottista:  "Chip sotto la pelle" Guarda il video su LiberoTv