Il prof e il web
Monti su Facebook: Mina, Modugno, il primo video e i primi insulti
Un debutto ufficiale non proprio in pompa magna. Dopo Twitter, Mario Monti ha inaugurato la propria pagina Facebook (già attiva da qualche mese, ma senza post) riempiendola di informazioni personali (dai gusti in fatto di film e musica alle citazioni preferite) e caricando un primo video: l'annuncio, a scoppio ritardato, della propria "salita in campo". "Una scelta difficile che sento come dovere morale - spiega un placido premier -. Insieme siamo riusciti a uscire da questa crisi che avrebbe distrutto l'Italia e l'Europa. Ora è tempo di mobilitare energie fresche della società civile per dare più serietà alla politica". L'ex direttore del Tempo Mario Sechi, candidato per Monti e suo responsabile della comunicazione, ha detto di voler fare del professore un Obama italiano. A giudicare dall'entusiasmo dimostrato nel video, c'è molto da lavorare. E naturalmente, come da prassi dei social network, la bacheca è stata subito invasa dai dileggi e dagli sfottò dei suoi critici. "Guardi professore che si ritira non c'offendiamo", "Come si fa a votare una persona che ha massacrato la gente senza toccare banche, chiesa e casta?", giusto per citare due commenti a caso tra le centinaia. E se i like non sono tantissimi (circa 6.200 venerdì mattina, 18 gennaio), perlomeno il "salve" sobrio e un po' triste con cui Monti ha iniziato a postare solo il 13 gennaio scorso ha spezzat la sequela di link e post di insulti pesantissimi che hanno invaso per settimane la bacheca snobbata dal prof.