La telefonata
Berlusconi a Belpietro: "Non mi dimetto prima del voto"
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Ospite di Maurizio Belpietro questa mattina, marted' 26 novembre. a La Telefonata su Canale Cinque è stato Silvio Berlusconi. Il direttore di Libero lo ha introdotto ricordando che domani al Senato si vota la decadenza del Cavaliere alla luce della sentenza della Cassazione del processo Mediaset. Un voto che appare quasi scontato e che Berlusconi ha provato a scongiurare con un messaggio rivolto direttamente ai senatori del Pd e del M5S con il quale li invita a non fare qualcosa di cui potrebbero pentirsi. Il rinvio - "Lei spera in un rinvio?", ha chiesto Belpietro. "Credo che, se ci fosse un minimo di indipendenza di giudizio da parte dei parlamentari Pd e M5s rispetto alle indicazioni dei loro partiti, questi senatori dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza". Il leader FI torna a ribadire che le testimonianze presentate ieri sul caso Agrama "dimostrano incontrovertibilmente come io non ha avuto nessuna parte in questa cosa che ha portato Agrama a guadagnare molti soldi nel passaggio di diritti tv e che io sono stato accusato contro quanto stabilito da due precedenti sentenze sulle stesse cose". Berlusconi annuncia poi che verrà presentato un ricorso non appena avrà in mano tutte le testimonianze che sono state annunciate. "Il fisco americano sta indagando sul cittadino Agrama, che è americano, e avrebbe dovuto pagare le tasse negli Stati Uniti". Non mollo - Belpietro ha poi chiesto al Cav se intende abbandonare il Senato prima del voto? "Non lo farò per rispetto dei milioni di italiani che mi hanno dato la fiducia", ha risposto il leader azzurro. E alla domanda se rischia di andare in carcere Berlusconi risponde: "Non so dare risposta, so solo che nei miei confronti c'è un odio assoluto e totale da parte della magistratura che mi ha messo contro 57 processi in 2 anni e mi ha costretto a 2700 udiende...". Il leader FI torna poi ad attaccare quella magistratura che "sembra voler adempiere alla missione che Md in particolare si è data, missione secondo la quale il popolo ha diritto alla democrazia ma questa si realizza solo quando al potere c'è la sinistra e se il popolo non lo garantisce - dice ancora Berlusconi - allora la missione della magistratura è realizzare la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo bogrhese, interpretando la legge non in modo oggettivo ma alternativo, per raggiungere cioè il risultato di consentire alla sinistra di assumere il potere contro il centrodestra borghese". Il rapporto con Napolitano - Berlusconi replica poi a Belpietro che gli chiedeva se davvero, quando è stato proposto da Napolitano il governo delle larghe intese, non avesse chiesto in cambio un salvacondotto per le sue vicende giudiziarie: "No. Non ne abbaimo mai parlato", ha ribadito il Cav. " "Io - rivendica - ho sempre lavorato per il bene del Paese e anche stavolta pensavo di collaborare per il bene comune invece la sinistra si conferma posseduta da due pensieri fissi: eliminare Berlusconi e tassare gli elettori del centrodestra". Riguardo al voto sulla legge finanziaria Berlusconi ha annunciato che stasera si riunirà con i gruppi del Senato e della Camera per discuterne: "Speriamo ci diano finamente il testo della legge. Finora il governo non è mai stato in grado di mettere insieme un testo unico". Infine l'appello agli elettori del centro destra: "La prossima volta non si deve disperdere il voto in partiti minori se si vuole andare al governo e cambiare una volta per tutte questo Paese".