La polemica
Conchita Wurst, il trans barbuto all'Eurovision: Russia, Bielorussia e Armenia dicono no
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Lunghi capelli neri mossi, corpo sensuale, occhi profondi color nocciola, ma una barba folta e ben definita. Agli Eurovision Song Contest 2014, che si terranno il 10 maggio a Copenhagen, Conchita Wurst, cantante transgender, dovrebbe rappresentare l'Austria. Ma essere artisti transessuali evidentemente non è ancora una condizione accettata in Europa. La Russia anti-gay di Putin, la Bielorussia e l'Armenia, hanno infatti presentato delle petizioni per impedirle di partecipare al concorso musicale più atteso e celebre del Vecchio continente. Al 30 aprile le firme erano 15.000. La petizione - L'accanimento contro Tom Neuwirth, questo il suo vero nome, è partito da un gruppo di genitori russi. Nella petizione si legge che "l'Austria viene rappresenta all'Eurovision 2014 da un contestatore travestito di nome Conchita Wurts, che porta avanti uno stile di vita inapplicabile per il popolo russo". Data l'internazionalità della competizione, seguita ogni anno da tutto il mondo, i genitori si preoccupano che i loro figli possano vedere le performance di Conchita e quindi "diventare succubi della sodomia lussuriosa praticata dai liberali europei. Il nostro è uno dei pochi Paesi europei che ha cura di salvaguardare i valori normali e sani della famiglia. Valori che sono basati sull'amore e sul mutuo supporto tra uomini e donne". La risposta - Dal canto suo, Conchita, che salirà sul palco presentando Rise Like A Phoenix, pare non curarsi degli attacchi. Così la sua risposta non si è fatta attendere: "Mi sono sempre dovuta confrontare con la discriminazione. Non voglio che questo debba toccare anche alle generazioni future".