Caipirinha Obrigado
What’s your name, mister Roy Hodgson?
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Ufficialmente la caipirinha nella dieta dei giocatori inglesi non c’era, ma visti gli esiti del Mondiale facciamo fatica a credere che nelle stanze del ritiro non ne siano arrivate a cassette sotto banco, via camerieri prezzolati, magari insieme a compagnia femminile (come da foto dei giorni scorsi)… Anche perché non è che Roy Hodgson sia un sergente di ferro. Se la gestione Fabio Capello era stata criticata per rigidità (niente sesso, telefono, alcol, cibi calorici, insomma, niente di tutto quello che fa contento stomaco e spirito), Roy ha optato per una linea morbida, di compromesso, per non snaturare le abitudini dei suoi ragazzi: che infatti nella Coppa del Mondo continuano a fare schifo… Abbandonate dunque frutta e verdura in favore di birra, patatine e ketchup, dentro anche moglie, fidanzate figli. Risultato? Gli inglesi sono ora appesi alle larghe braccia del Cristo di Corcovado implorando l’intervento salvifico per non venire eliminati subito nel girone (non succede dal 1958, l’anno della tragedia dei “Busby Boys”), porgendo una lista di miracoli più lunga delle loro magagne. Mentre in Inghilterra azzardano che forse Capello non era proprio il solito italiano pizza e mandolino, ed è sempre più d’attualità la domanda: perché Roy Hodgson ct? Perché abbiamo dato la nazionale a uno che ha fatto vendere Roberto Carlos all’Inter "perché non sa difendere", e Moratti lo ha pure richiamato? Perché siamo nelle mani di uno che non sa neppure come si chiama di nome? Mr. Flanaghan aveva capito tutto, guardare per credere: la caipirinha la offriamo a lui. Tudo joia! di Bombinho @Texbomb