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Violante, svolta teologica. E dice: "W i ciellini"

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Eliana Giusto

Cita la "teoria ebraica dello Tzimtzum, e cioè del ritiro, dell'autolimitazione di Dio", ripercorrere i testi sacri sul bene e sul male. Nella sua vita ha fatto davvero di tutto (magistrato, politico, presidente della Camera), ma ancora non si conosceva il Luciano Violante teologo. E' la sorpresa che viene dalla presentazione a Roma del libro La Bellezza disarmata di Juan Carron, presidente della fraternità di Comunione e Liberazione. Violante se non una conversione ha rivelato un'inattesa apertura al cristianesimo. "Pare che la nostra vita ha un senso", ha sostenuto l'ex presidente della Camera, "se noi combattiamo contro il male, in questo raccogliendo il messaggio del Cristo e schierandoci dalla sua parte. Se il male è distruzione, rottura, scomposizione - diaballo è dividere, e da qui origina il termine diavolo - la vita ha un senso se noi esercitiamo la nostra vita combattendo contro il male. Forse aiutiamo perfino Dio nella sua lotta e nel suo impegno". Nell'incontro e non sembra per cortesia verso chi lo ospitava, Violante ha perfino lodato i ciellini: "Vedo in Cl uno dei pochissimi soggetti capaci di parlare alle giovani generazioni, di costruire una comunità per i giovani. C'è un bisogno enorme: i giovani hanno un bisogno enorme di essere parte di qualcosa, di non essere soli". Violante ha citato il fondatore di Cl, mons. Luigi Giussani, e si è augurato che anche i partiti tradizionali imparino da Cl. "lo dico con un po' di invidia, perché vorrei che i partiti politici facessero la stessa cosa. Ma non lo fanno. Non lo sanno fare...". di Franco Bechis