In volo
Andreas Lubitz alla guida dell'aereo
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Un video di repertorio mostra Andreas Lubitz alla guida di un piccolo aereo. Il copilota assassino della Germanwings che si è schiantato con tutti i passeggeri contro una montagna delle Alpi francesi aveva iniziato l'addestramento a 20 anni, nel 2007. Ecco com'era. Il ricordo dell'istruttore di volo - Era stato il suo maestro di volo, in un'intervista a Repubblica di domenica, a descrivere il giovane Lubitz come un ragazzo "normale, di talento. Divenire pilota era il suo sogno, da quattordicenne in pubertà a giovane adulto", ha spiegato Klaus Radke, presidente del Fliegerverein Luftsportclub Westerwald, l'aeroclub alle porte del centro storico di Montabaur dove Lubitz s'iscrisse per apprendere il pilotaggio. "Per tutto il tempo che fu studente nel nostro aeroclub, non ci dette mai nessun segnale di soffrire di problemi psichici, né di instabilità, né di nulla. Se i problemi sono emersi dopo, io e i miei istruttori non possiamo saperlo, perché da tempo non lo avevamo più incontrato". Il giallo del certificato di malattia - La polemica nel frattempo investe Lufthansa. Secondo le ultime indiscrezioni, la compagnia aerea tedesca che controllava la Germanwings avrebbe concesso il certificato di idoneità a Lubitz sebbene già l'ente americano, la Federal aviation administration (Faa), l'avesse ritenuto non idoneo. Lufthansa si è difesa sostenendo di appoggiarsi per i certificati di idoneità al volo a tre centri aeromedici, senza avere però accesso agli atti. "Il Luftfahrtbundesamt non è direttamente competente per la valutazione delle idoneità a volare dei piloti – ha riferito la portavoce del gruppo Cornelia Cramer -. Molto di più hanno questo incarico i centri medici e i medici del volo autorizzati. Nel caso presente questi erano il centro aeromedico della Deutsche Lufthansa di Francoforte nel 2009, e il centro aeromedico della Deutsche Lufthansa di Monaco nel 2014 per il rilascio del certificato di idoneità attuale". Insomma la compagnia si difende spiegando che ha tre Aeromedical center e 20 medici specializzati, ma anche se un pilota si rivolge a uno di questi centri, la compagnia non ha accesso agli atti medici: è a conoscenza soltanto dell'idoneità o meno a volare.