A Wakayama

Giappone, attentato al premier? E un'ora dopo... un video spiazzante

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Hanno provato a ucciderlo, senza riuscirci. E per questo il premier giapponese Fumio Kishida, appena un'ora dopo dall'attentato subito a Wakayama dal quale è uscito illeso, si è ripresentato sul palco di un comizio elettorale, come nulla fosse. Momenti di panico in Giappone per l'esplosione nell'area portuale della città occidentale di Wakayama, a poche decine di chilometri da Osaka, dove si trovava il primo ministro per sostenere un candidato del Partito Liberal-democratico in campagna elettorale. Una forte esplosione, seguita da fumo bianco, è stata avvertita nel luogo del comizio poco prima dell'intervento di Kishida; il primo ministro è stato evacuato e scortato in auto nei locali uffici della polizia. Per il sospetto attacco è stato fermato un uomo dalle forze dell'ordine, pochi istanti dopo l'esplosione: le immagini trasmesse dall'emittente Nhk mostrano attimi di panico sul luogo del comizio, dove erano presenti centinaia di persone, e alcuni agenti e uomini con indosso tute bianche che hanno bloccato a terra un sospettato. L'uomo arrestato sarebbe un 24enne di nome Ryuji Kimura, secondo fonti investigative citate dall'agenzia Kyodo.

L'esplosione è avvenuta intorno alle 11:25, ora locale, e diversi testimoni, citati dall'emittente Nhk, hanno dichiarato di avere visto un uomo lanciare un oggetto di forma cilindrica, che si ritiene essere un fumogeno. Dopo l'esplosione sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco, ma non ci sono stati feriti. Il discorso del primo ministro al porto è stato cancellato, ma Kishida ha ripreso l'attività elettorale un'ora dopo l'esplosione, parlando per 20 minuti alla stazione di Wakayama e ha rassicurato i giapponesi delle sue condizioni. Kishida ha anche detto che non cambierà i suoi programmi per il gesto avvenuto oggi.

"Insieme a voi dobbiamo andare avanti con l'elezione", ha detto il primo ministro. Il governo giapponese ha immediatamente condannato il sospetto attentato. "Le elezioni sono il fondamento della democrazia. Una violenza simile è imperdonabile", ha dichiarato il portavoce, Hirokazu Matsuno. Solidarietà a Kishida è stata espressa anche dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, giunto in Giappone per partecipare alla riunione dei ministri degli Esteri del G7, al via nelle prossime ore. Kishida si trovava nel porto di Saikazaki, a Wakayama, per sostenere un candidato del suo partito in vista delle elezioni suppletive per la Camera dei Rappresentanti, la Camera bassa del Parlamento giapponese, del 23 aprile prossimo.

Per quanto eventi simili siano inusuali in Giappone, l'episodio giunge a poco più di un mese dal vertice del G7 di Hiroshima, in programma dal 19 al 21 maggio prossimo, e segue di soli nove mesi l'attentato in cui ha perso la vita l'ex premier, Shinzo Abe, raggiunto dai colpi esplosi da un'arma artigianale durante un comizio a Nara, nell'ovest del Giappone, l'8 luglio scorso. Per l'attentato venne arrestato un uomo di 41 anni, Tetsuya Yamagami, che ha dichiarato di nutrire risentimenti verso l'ex premier per i suoi legami con la setta religiosa del reverendo Moon, la Chiesa dell'Unificazione, a cui la madre dell'attentatore aveva donato in passato ingenti somme, tanto da finire sul lastrico. L'episodio aveva dato il via a uno scandalo per i dubbi legami tra i membri del Partito Liberal-democratico e la setta. Dalle polemiche innescate in seguito all'attentato ad Abe prese vita un rimpasto di governo, ad agosto scorso, che costò al fratello dell'ex premier, Nobuo Kishi, sostenitore della Chiesa dell'Unificazione, la poltrona di ministro della Difesa.