Nel Donbass

Soledar "presa dai russi": Kiev, disperata resistenza

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Soledar è il campo di battaglia su cui si sta concentrando in queste ore l'attenzione in Ucraina. Una guerra sul campo e di comunicazione, con informazioni contrapposte che arrivano da Mosca e Kiev.

"È stata conclusa la sera del 12 gennaio la liberazione di Soledar", sostiene il ministero della Difesa russo, nelle parole del portavoce Konashenkov, che aggiunge quanto la città sia importante per il proseguo delle operazioni militari nel Donetsk. Una versione subito smentita da Washington, dove il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha detto che "anche se sia Bakhmut che Soledar dovessero cadere in mano ai russi, questo non avrà un impatto strategico sulla guerra".

L'annuncio russo della presa di Soledar è stato comunque smentito dalle forze armate dell'Ucraina, secondo cui nella zona "sono ancora in corso i combattimenti". Una dinamica che si era verificata già l'altro ieri quando il gruppo Wagner, mercenari e carcerati liberati e arruolati (guidati da Evgeny Prigozhin), aveva affermato di aver preso Soledar, ma era già stato negato dalle autorità ucraine.