Orrore quotidiano

Mariupol, il drammatico sfogo del sindaco: "L'unica parola? Genocidio"

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Nella città portuale di Mariupol, dove più di 2.000 persone sono morte dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, una bomba russa ha colpito il Teatro cittadino, che, secondo le autorità, ospitava più di mille civili. In un video su Telegram, girato quasi al buio, il sindaco Vadim Boychenko parla di “genocidio”. “Le uniche parole per descrivere quanto è accaduto oggi è genocidio della nostra nazione, del nostro popolo ucraino. Voglio credere che verrà il giorno in cui insieme rialzeremo dalle rovine la nostra bella città di Mariupol”. “É spaventoso crederlo, oggi. Viviamo in un tempo terribile chiamato guerra. Abbiamo difficoltà a capire tutto questo, ci rifiutiamo di crederlo, vogliamo chiudere i nostri occhi e dimenticare l’incubo accaduto oggi. Ma apriamo i nostri occhi e vediamo di nuovo questa guerra, la devastazione e tutto questo orrore”.