Ucraina nel caos
Gli ucraini bagnano banconote nel sangue davanti alla Deutsche Bank
Scenari a dir poco lucubri quelli che stanno arrivando dall'Ucraina. Dallo scorso 21 novembre, a seguito della decisione del parlamento di non firmare l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, le rivolte in piazza sono sempre più galoppanti. Il "Sì" ad un "glorioso" isolamento (che di glorioso ha molto poco) ha scatenato fino ad oggi ogni tipo di protesta tra la popolazione. Dall'occupazione del Ministero di Giustizia all'abbattimento della statua di Lenin nel centro di Kiev, dall'intensificarsi delle manifestazioni, a seguito del divieto di raduno nelle piazze del centro di Kiev alle sit-in a base di soldi e sangue finto, ultima trovata degli oppositori del presidente per attirare i media internazionali. L’ultima trovata – A parere di molti, l'unica strada sembra essere il bagno di sangue. Tra una repressione e l’altra da parte delle forze dell’ordine, il sangue c’è stato. E come se si è visto. Ma almeno per l’ultima trovata dei manifestanti ucraini anti Janukovyč, il sangue era finto, ma rosso al tal punto da colpire l'attenzione mediatica. Nel pomeriggio di lunedì 3 febbraio manifestanti si sono recati davanti gli uffici della Deutsche Bank di Kiev, accusata di aver gestito il denaro frutto della corruzione dei fedelissimi del presidente Viktor Janukovyč, portando una vasca da bagno riempita di sangue nel quale lavare il denaro. Sangue e soldi sono finti, ovviamente, ma rappresentano il denaro usato per la repressione. Un messaggio che letto fra le righe sta a significare che gli ucraini non hanno più soldi da sprecare né sangue da versare. Lo striscione invece era chiaro: “smettete di collaborare con Janukovyč”, riferito alla nota banca tedesca, accusata di collaborare con la Vseukrayinskiy Bank Rozvytku, la banca del figlio di Yanukovich. Ma elementi metaforici non finiscono qui. Nel frattempo altri manifestanti sono tornati nel luogo in cui avevano abbattuto la statua di Lenin un mese fa, installando su un piedistallo un water ricoperto di vernice dorata. Un wc che molti manifestanti affermano assomigli a quello reale di Janukovyč e che in realtà rappresenta la criminalità, il lusso, la corruzione e l’arroganza del potere.