Sull'orlo della guerra
Iran, Netanyahu minaccia: "Se colpirete Israele, risposta estremamente potente e clamorosa"
Il tuo browser non supporta il tag iframe
"Se Israele sarà colpito la nostra risposta sarà clamorosa". Israele scende in campo nella crisi militare in Medio Oriente che nella notte ha segnato una nuova tragica accelerazione: l'Iran ha iniziato l'operazione Soleimani Martire, con raid contro le basi militari americani in Iraq. Secondo Teheran i soldati statunitensi uccisi sarebbero 80, ma Donald Trump professa tranquillità ("Fin qui, tutto bene") e soprattutto non ci sono conferme sull'entità dell'attacco. Leggi anche: "Non contiamo niente, aspettiamoci morti". Iran, Feltri teme tragiche conseguenze per l'Italia Il premier israeliano Benyamin Netanyahu però ha convocato il Consiglio di difesa e intanto minaccia l'Iran: "Noi teniamo duro di fronte a chi vorrebbe annientarci. Chiunque cercherà di colpirci riceverà a sua volta un colpo estremamente potente". Soleimani, ricorda il leader israeliano, "era responsabile della morte di numerosissimi innocenti" e ha contribuito, secondo il premier, a destabilizzare diversi Paesi. "Israele si schiera completamente dalla parte degli Stati Uniti", ha ribadito. Da Teheran, l'ayatollah Ali Khamenei però soffia sul fuoco dell'orgoglio dei pasdaran: "La notte scorsa, li abbiamo schiaffeggiati. Quando si arriva a un confronto, l'azione militare di questo tipo non è sufficiente".