La nave della Ong

Sea Watch, si muove l'Ue: pronti a ricollocare i 42 migranti a bordo

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Davide Locano

Lo stallo su Sea Watch 3 dopo 14 giorni è finito. La capitana della nave della Ong con i suoi 42 immigrati a bordo ha deciso di togliere gli ormeggi e dirigersi in acque italiane. In questo scenario ora sembra essere pronta a scendere in campo l'Unione Europea, pronta a gestire il ricollocamento nei vari Paesi. La notizia è stata fatta filtrare da una portavoce dell'esecutivo Ue, in risposta a chi le chiedeva se Bruxelles possa svolgere un ruolo di coordinamento sulla Sea Watch 3. Leggi anche: Sea Watch 3, la Corte di Strasburgo boccia il ricorso "Ieri sera la Commissione ha ricevuto una richiesta di sostenere in maniera proattiva gli Stati membri che cercano soluzioni di ricollocamento per le persone che si trovano a bordo della Sea Wacht una volta sbarcati", ha affermato la portavoce. La Ue, insomma, sarebbe in contatto con diversi stati membri. Un intervento che si è reso a maggior ragione necessario dopo la decisione della Corte di Strasburgo, che ieri, martedì 25 giugno, ha respinto il ricorso di Sea Watch che chiedeva di ottenere lo sbarco immediato. Da par suo Matteo Salvini, anche in un'intervista a CartaBianca di martedì sera, ha confermato la linea dell'intransigenza totale: "In Italia non sbarcano, né oggi né a Natale". Ma la capitana ha deciso di disobbedire. Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) un appello alla Commissione europea per Sea Watch