Il dittatore comunista
Corea del Nord, l'arsenale di Kim Jong-un: Clessidra, Discoball, Bomba H
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Prima del (presunto) lancio di domenica mattina della "mitica" bomba H, la cui esplosione ha causato due terremoti di magnitudo 6.3 e 4.7 avvertiti anche in Cina, l'ufficio di propaganda di Pyongyang ha diffuso una foto di Kim Jong-un nella quale il dittatore è ritratto accanto a un cilindro di metallo a forma di clessidra. Si tratterebbe proprio della bomba all'idrogeno, un ordigno termonucleare "con una potenza esplosiva compresa tra decine di chilotoni e centinaia di chilotoni", si legge nella didascalia rilasciata dall'agenzia nordcoreana Kcna. Per fare un raffronto, la bomba di Hiroshima era di 15 chilotoni. Il regime comunista, insomma, continua a terrorizzare il mondo. E così, nelle ultime ore, il lavoro delle intelligence si è fatto ancor più serrato: l'obiettivo è valutare la reale potenza e lo status del programma nucleare nordcoreano. L'agenzia stampa Kcna - si legge sul Corriere della Sera - ha paventato alcune possibilità di utilizzo dell'ordigno: farla esplodere ad alta quota sopra un obiettivo scatenando un'onda elettromagnetica in grado di paralizzare sistemi informatici. Secondo fonti statunitensi la potenza sarebbe di 120 chilotoni, mentre per i militari sudcoreani sarebbe di circa la metà. La nuova arma nelle mani di Kim Jong-un, chiamata "clessidra" per la particolare forma, si differenzia dalla "discoball", la bomba a un solo stadio di cui il regime è in possesso da oltre un anno. Nella bomba H, infatti, la detonazione nel primo stadio produce la fissione nucleare che, nel secondo stadio, attiva la fusione, generando un'esplosione di potenza maggiore. Non c'è accordo tra i tecnici neppure sulle caratteristiche. Per alcuni si tratterebbe di una vera bomba H, per altri sarebbe un modello convenzionale reso più potente. Infine vi sono dubbi sul veicolo di rientro, il vettore che deve portare la testata verso l'obiettivo. L'allerta è comunque altissima, dal momento che i missili testati dal regime hanno, almeno sulla carta, una gittata che gli permetterebbe di raggiungere agevolmente la base americana nell'isola di Guam, da sempre obiettivo principe del regime nordcoreano.