L'arte dei fiori

LE PIU' ANTICHE E DOLCI LEGGENDE SUI FIORI

Anna Marinello

Da sempre i fiori sono considerati oggetti ideali per un regalo, per esprimere un pensiero o uno stato d'animo. Lo sposo dona fiori alla sua amata. Le giovani spose tengono stretto tra le mani il loro bouquet, scelto con cura. Un fiore vuol dire tante cose, tanto che esiste un vero e proprio linguaggio dei fiori. Ma non tutti sanno che esistono diverse leggende sui fiori, sulla loro nascita, sul colore che li contraddistingue. Leggende che parlano d'amore, di matrimonio, di gioia e tanto tanto altro. Eccone alcune. L'ORIGINE DEL NOME GIRASOLE Un giorno i un grande giardino in mezzo a tanti fiori colorati, era nato un fiore davvero strano: brutto e storto. Tutti gli altri fiori dicevano che era il più brutto fiore tra tutti e nessuno voleva stargli vicino. Il povero fiore, triste e solo, soffriva, ma non si lamentava mai. Trascorreva le sue giornate a guardare il sole nel cielo. Gli piaceva così tanto il sole che, per cercare di avvicinarsi a lui, si era allungato molto. Quando il sole si spostava, anche il fiore lo seguiva girando la sua corolla. Un giorno il sole si accorse di quel fiore solo e triste che lo guardava sempre, decise di conoscerlo e gli si avvicinò. Dopo aver ascoltato la triste storia del fiore, il sole decise di aiutarlo e coi suoi raggi splendenti abbracciò il fiore, che si accese subito di un bel giallo vivo, e sembrava essere quasi d'oro. Da quel giorno il fiore diventò il più alto e il più bel fiore fra tutti quelli del giardino. Diventati amici, il sole decise che meritava un nome speciale e così da quel giorno venne chiamato girasole. LA STORIA DELLA MARGHERITA PRATOLINA In primavera i prati si coprono spontaneamente di migliaia di margheritine. Forse non tutti sanno che tale fiore , detto anche pratolina, e così comune nelle nostre latitudini, ha una storia molto antica. Il suo nome scientifico è “ Bellis” e deriva da una leggenda. Bellis era la figlia del dio Belus. Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attirò l'attenzione del dio della primavera per la sua bellezza. Il dio tentò di strapparla al fidanzato, quest'ultimo reagì con violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi si trasformò in una margheritina. La pratolina fu molto amata nei tempi antichi. Quando Margherita di Valois, sorella i Francesco I sposò Emanuele di Savoia, fu presentata a corte con un cesto di margherite. Luigi IX di Francia amava tanto questo fiore e si era fatto fare un anello a forma di margherita. Margherita D'Angiò, moglie di Enrico IV d'Inghilterra, era solita far ricamare margherite sulle vesti dei cortigiani: aperte indicavano la vita, chiuse la purezza. In inglese Margherita si chiama “ Daisy” e deriva dall'espressione “Day's eye”, occhio del giorno. COME NACQUERO LE ROSE ROSSE In origine le rose erano tutte bianche. Un giorno Venere, correndo incontro ad uno dei suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose e le spine la punsero facendola strillare dal dolore . Le rose bagnate del suo sangue, vergognandosi per l'offesa recata a Venere, arrossirono all'istante, rimanendo così per sempre. PERCHE' I GELSOMINI SI REGALANO ALLE SPOSE IN SEGNO DI BUON AUGURIO Una leggenda narra che i gelsomini fossero una pianta di esclusiva proprietà della famiglia dei Medici e venivano coltivati soltanto nei loro giardini. Un giovane giardiniere rubò una pianta e la regalò alla sua fidanzata, che la mise in terra e la accudì con tanto amore che essa crebbe e fece tanti fiori meravigliosi. I due fidanzati si sposarono e vissero felicemente, diffusero la coltivazione del fiore e l'usanza di regalarlo alle giovani spose come segno di buon augurio.